domenica 30 novembre 2008

L'eterno splendore

Oh solitudine ci ritroviamo,
mia grande amica,
da tempo non ci si mostrava nell'oscurità opaca del tempo,
oh solitudine mi accompagnasti nell'eterno cammino sviluppandoti,
procreandoti come un cancro,
mi struggesti l'animo,
sfogando la tua ira con amori,
spingendo la mia esistenza nell'oblio,
asciugando le mie lacrime dal viso,
imponendoti come regina sul mio trono,
lo spirito come nube al vento svanì in una landa di speranza infinita,
l'inferno lo protrasse verso i miei occhi
e la speme che tanto desiderata era stata trovata
implose in se stessa
lasciando l'eterno splendore del nulla
in un buco nero sconosciuto ad animo umano.

mercoledì 26 novembre 2008

Maledetta amata tempesta

Giungerà tempo, di appagati sensi,
quando ogni affanno sarà dimenticato.
Giungerà il tempo della quiete!
Giungerà, ma ancor non è arrivato, così continuo,
nell’affanno, ad appagar miei sensi,
si che in prevision della quiete, io dica:
ben venga tempesta!

domenica 23 novembre 2008

La coscienza di sè

Ecco, accade che si abbia percezione di se stessi quando la solitudine è il limite invalicabile, proprio perché umano, che neppure il pensiero è capace di alienare da sé. La vita qualche volta diviene pura fenomenologia della solitudine; semplice manifestazione di un'essenza il cui ruolo è la scena della solitudine. La vita, prezioso tempo dell'essere umano, qualche volta sembra essere altra cosa dall'individuo a cui appartiene, quasi fosse un cieco destino che di tanto in tanto alienandosi dall'individuo che riflette, lo getta nella propria temporalità. Di qui il bisogno disperato, quasi folle, dell'uomo, che risvegliato dalla propria coscienza e divenuto esso stesso solitudine, si percepisce avendo coscienza di sé.

sabato 22 novembre 2008

Luce artificiale

Voglio dormire.
Chiudete i miei occhi,
non voglio più vedere
il sangue sui vostri visi,
i vostri corpi martoriati,
le vostre lacrime per me.
Fermate il mio cuore,
non merito più di vivere
ora che ho ucciso
l’ultima luce,
l’ineffabile raggio di sole.
_
Inizia con questa poesia: la storia è sempre la stessa, ma questa volta va scritta. Questa volta desidero che tutto rimanga e nulla venga dimenticato. Si è spento il sole. La luce artificiale di un misero lampione è l'unica illuminazione che ne rimane. Parafulmini al posto di pannelli solari.