venerdì 27 marzo 2009

A Lucifero

Bellezza vitrea, vorace, voluttuosa,
battezzami tua triste sposa.
Il tuo essere aleggia caldo,
nelle viscere del dolore splendente,
nel tugurio della solitudine.
Appena il passo si perde in un ginepraio
o il dì si affaccia più venefico che mai
ingemmi l'alcova, seduci la bestia latente
che è in me. Non prometti. Non tradisci Tu,
Poeta Maledetto della mia poesia
accogli ribelli ed esuli
sotto la tua ferita dove sgorga la vera vita.

30 commenti:

DARK - LUNA ha detto...

E' PUR SEMPRE UN ANGELO......
^_-.

Calliope ha detto...

Triste sposa..bestia latente..poeta maledetto..
in lui sgorga la vera vita???
io ti vedo più come felice sposa di una poesia che devi magari ancora trovare..la strada è ardua e difficile ma ce la farai.
Un bacio dolce angelo.TVB

Anonimo ha detto...

isso foi morbito

UIFPW08 ha detto...

Tu che vesti della notte i tuoi pensieri bui, ho paura di non vivere davvero..io poeta smarrito tra il nulla..

NERO_CATRAME ha detto...

Angelo dannato che del piacere non fai mistero lascia che io spieghi le mie ali alla mia vera vita.

Asha Sysley ha detto...

Tutto ciò che non scorre nel suo verso ci attira. Tutti i ragionamenti che vanno in una direzione diversa dai nostri ci incuriosiscono.
Colui che non tradisce e accoglie ribelle la propria ferita dalla quale la vera vita sgorga è per noi sinonimo di attrazione.

Perchè ancora stupirsi se il vero dolore fa si che noi individuiamo nell'altro la persona vera? Perchè colui che ha vissuto nella bambagia non fa per noi?

Perchè chi è maledetto e canta le nostre lodi, sa più facilmente arrivare al nostro cuore a alla nostra anima.

giardigno65 ha detto...

Urca !

Calliope ha detto...

Buona domenica delle palme mia cara con l'augurio di bene che meriti.
Un Bacio

Calliope ha detto...

Un abbraccio silenzioso.

andrea ha detto...

buona pasqua

Calliope ha detto...

Serena Pasqua di Resurrezione.
Un abbraccio.

Calliope ha detto...

Mia cara..come stai, dove sei...
scusami per l'invadenza.
Mi basta solo sapere che stai bene.
bacio.

Calliope ha detto...

Un caro saluto.
ritorna..mi mancano le tue oscurità luminose..
baci

David Chance Fragale ha detto...

bello. molto

Anonimo ha detto...

Lucifero...portatore di luce...
Come mai sei caduto dal cielo,
Stella del Mattino, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato messo a terra,
signore di popoli?
Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
Ma noi non siamo tutti come Lui,sempre qualcosa ci distingue...

Calliope ha detto...

Devo sentire questo silenzio come luce??
Spero di si..baci!!

Achab ha detto...

mi piace il tuo stile,bel blog,se ti fa piacere ci possiamo sostenere a vicenda,ciaooooooooooo.

ISOLE-GRECHE.com ha detto...

Affascinato con inquietudine!

N e O n ha detto...

A Satana - G. Carducci

A te, de l'essere
Principio immenso,
Materia e spirito,
Ragione e senso;

Mentre ne' calici
Il vin scintilla
Sì come l'anima
Ne la pupilla;

Mentre sorridono
La terra e il sole
E si ricambiano
D'amor parole,

E corre un fremito
D'imene arcano
Da' monti e palpita
Fecondo il piano;

A te disfrenasi
Il verso ardito,
Te invoco, o Satana,
Re del convito.

Via l'aspersorio,
Prete, e il tuo metro!
No, prete! Satana
Non torna indietro!

Vedi: la ruggine
Rode a Michele
Il brando mistico,
Ed il fedele

Spennato arcangelo
Cade nel vano.
Ghiacciato è il fulmine
A Geova in mano.

Meteore pallide,
Pianeti spenti,
Piovono gli angeli
Da i firmamenti.

Ne la materia
Che mai non dorme,
Re de i fenomeni,
Re de le forme,

Sol vive Satana.
Ei tien l'impero
Nel lampo tremulo
D'un occhio nero,

O ver che languido
Sfugga e resista,
Od acre ed umido
Pròvochi, insista.

Brilla de' grappoli
Nel lieto sangue,
Per cui la rapida
Gioia non langue,

Che la fuggevole
Vita ristora,
Che il dolor proroga,
Che amor ne incora.

Tu spiri, o Satana,
Nel verso mio,
Se dal sen rompemi
Sfidando il dio

De' rei pontefici,
De' re cruenti;
E come fulmine
Scuoti le menti.

A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
E marmi vissero
E tele e carte,

Quando le ioniche
Aure serene
Beò la Venere
Anadiomene.

A te del Libano
Fremean le piante!
De l'alma Cipride
Risorto amante

A te ferveano
Le danze e i cori,
A te i virginei
Candidi amori,

Tra le odorifere
Palme d'Idume,
Dove biancheggiano
Le ciprie spume.

Che val se barbaro
Il nazareno
Furor de l'agapi
Dal rito osceno

Con sacra fiaccola
I templi t'arse
E i segni argolici
A terra sparse?

Te accolse profugo
Tra gli dèi lari
La plebe memore
Ne i casolari.

Quindi un femineo
Sen palpitante
Empiendo, fervido
Nurne ed amante,

La strega pallida
D'eterna cura
Volgi a soccorrere
L'egra natura.

Tu a l'occhio immobile
De l'alchimista,
Tu de l'indocile
Mago a la vista,

Del chiostro torpido
Oltre i cancelli,
Riveli i fulgidi
Cieli novelli.

A la Tebaide
Te ne le cose
Fuggendo, il monaco
Triste s'ascose.

Dal tuo tramite
Alma divisa,
Benigno è Satana;
Ecco Eloisa.

In van ti maceri
Ne l'aspro sacco:
Il verso ei mormora
Di Maro e Flacco

Tra la davidica
Nenia ed il pianto;
E, forme delfiche,
A te da canto,

Rosee ne l'orrida
Compagnia nera
Mena Licoride,
Mena Glicera.

Ma d'altre imagini
D'età più bella
Talor si popola
L'insonne cella.

Ei, da le pagine
Di Livio, ardenti
Tribuni, consoli,
Turbe frementi

Sveglia; e fantastico
D'italo orgoglio
Te spinge, o monaco,
Su 'l Campidoglio.

E voi, che il rabido
Rogo non strusse,
Voci fatidiche,
Wicleff ed Husse,

A l'aura il vigile
Grido mandate:
S'innova il secolo,
Piena è l'etate.

E già già tremano
Mitre e corone:
Dal chiostro brontola
La ribellione,

E pugna e prèdica
Sotto la stola
Di fra' Girolamo
Savonarola.

Gittò la tonaca
Martin Lutero;
Gitta i tuoi vincoli,
Uman pensiero,

E splendi e folgora
Di fiamme cinto;
Materia, inalzati;
Satana ha vinto.

Un bello e orribile
Mostro si sferra,
Corre gli oceani,
Corre la terra:

Corusco e fumido
Come i vulcani,
I monti supera,
Divora i piani;

Sorvola i baratri;
Poi si nasconde
Per antri incogniti,
Per vie profonde;

Ed esce; e indomito
Di lido in lido
Come di turbine
Manda il suo grido,

Come di turbine
L'alito spande:
Ei passa, o popoli,
Satana il grande.

Passa benefico
Di loco in loco
Su l'infrenabile
Carro del foco.

Salute, o Satana
O ribellione
O forza vindice
De la ragione!

Sacri a te salgano
Gl'incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti.

Anonimo ha detto...

Mi limito a dire che in questi versi hai usato le parole che più amo, anche se è trascorso molto tempo da quando l'hai fatto.
Grazie ora risistemo il mio io piegato dalla forza degli aventi diritti
La parola di verifica è: exurew

truetruelove ha detto...

cara ragazza alterata,
non sei più tornata su questo blog ma hai lasciato un gesto che riceverà altre risposte.
Se sei vera, speriamo tutti che tu stia bene.
Se sei finta, cioè solo un semino di ortiche lasciato da chi diffonde cattivi pensieri, è lo stesso.
Molte risposte che hai ricevuto dimostrano che anche chi conosce il bene è in grado di non rifiutare la sofferenza del male con moralismo.
Come giustamente qui ha detto qualcuno, il Male è in noi e non va ignorato, né liquidato sbrigativamente quanto ci turba.
Ma chi parla così leggermente di demoni NON SA DI COSA PARLA.
E' un errore scambiare un presunto "diritto al male" per un "diritto" inteso come una qualche verità emozionale che andrebbe coltivata. Certo, tutti abbiamo il diritto di voler andare - se ci "va" - anche all'inferno, ma la sofferenza che non ha uscita, perché conduce solo alla perdita di se stessi non è mai un bene per nessuno. E, più terraterra, Inferno è ogni cosa che ci rattrista e che, dai piccoli fastidi alla devastazione, abita le nostre vite attraverso mille forme che spesso vengono scambiate per sfortuna.
Sia che sei parli di demoni in modo intellettuale, cioè credendoli superstizioni, sia che si creda di conoscerli e di invocarli scientemente, vuol dire che NON si sa di cosa si sta parlando, e l'ignoranza è la prima e unica causa di sofferenza nelle nostre vite.
Nel dubbio vale la pena di porsi ancora più domande. Certo la fede è una cosa rara, ma nel dubbio provare per credere: affidarsi al Bene darà delle risposte.
Ora liberi di liquidare questo intervento come quello di un "bigotto"; questo è sempre un ottimo modo per brulicare nel buio senza sentirsi stupidi.
Pace e bene, eccetera, e un abbraccio sincero

Clelia ha detto...

sono d'accordo con darksecreteside e aggiungo lui è il re dell'inferno!

Clelia

Calliope ha detto...

...

Asha Sysley ha detto...

Ci Manchi. Immensamente.

Calliope ha detto...

Spero tu abbia trascorso un sereno natale.

Ti auguro un 2010...

come lo vuoi?

Kas ha detto...

Se conoscessi davvero Lucifero e cosa è in grado di fare......
Piccoli pensieri di una piccola rappresentante di un piccolo genere chiamato umano!
Siamo fantastici noi umani perchè teneramente ignoranti....

Bel blog
saluti

Calliope ha detto...

Dove sei.

Antonio ha detto...

ma che fine hai fatto, stai bene spero!!!?..e...poi questa foto?!?!? :p

Squilibrato ha detto...

buon Natale!

lelamedispadaccinonero ha detto...

cazzo che blog
i miei complimenti
lelamedispadaccinonero.blogspot.it